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Gli antichi mestieri tramandati dalle Eccellenze Artigiane nel territorio piemontese

ultimo aggiornamento: 05/07/2009

il Legno

Nel settore del Legno ricordiamo le Cesterie, i decoratori e intarsiatori e le fabbriche di botti che utilizzano materiali che abbiano riscontro con la tradizione con particolare attenzione alle essenze da sempre usate nella nostra regione: noce, rovere, ciliegio, castagno, abete, pioppo. Un disciplinare specifico è dedicato al Restauro ligneo.Comunemente l’attività di restaurare viene interpretata con la funzione di un operatore che con diligente e paziente mestiere interviene su manufatti di tradizione storica con tecniche e materiali analoghi alle opere originali. Il restauratore che per lungo tempo ha contribuito alla conservazione di manufatti del patrimonio storico artistico culturale ereditato dal passato, ha maturato la convinzione che il suo ruolo non può restare una figura professionale dai contorni ambigui: uno strano personaggio un po’ artista, storico, un po’ scienziato, a cui sono richieste attente capacità e attitudini funzionali all’esecuzione di un’opera di restauro. E’ parimenti evidente come il restauro, che in ogni modo implica una complessa operazione eseguita su un manufatto storico, non può prescindere dalla conservazione dell’unicità del manufatto artistico, con una operazione di recupero che mantenga l’integrità del valore documentario, storico, culturale dell’oggetto. Ove il rispetto dell’opera serve a guidare l’abilità e la correttezza nella tecnica professionale, la bravura del restauratore si fa più evidente quando con una pratica, attenta e sensibile, si ristabilisce l’unità potenziale del manufatto (es. la patina del legno ritrae l’ossidazione e l’invecchiamento del manufatto) senza compromettere o annullare alcuna traccia del passaggio del tempo. Compiere un’operazione di restauro significa “conservare tutti gli elementi aventi un carattere d’arte e di storico ricordo a qualunque tempo appartengano senza che il desiderio di unicità stilistica e del ritorno alla primitiva forma intervenga a esclusione di alcuni a deperimento di altri”. L’intervento di restauro di un manufatto deve, pertanto, essere eseguito da operatori di settore con capacità ed esperienza specifica, che dimostrino attitudini, sensibilità e consapevolezza nell’applicazione delle tecniche e nell’uso di materiali adottati. La determinazione della tecnica impiegata, che non sempre può avere risposta scientifica, deve essere pertanto basata sulla cautela e l’esperimento delle materie da usare nel restauro; la conoscenza e sperimentazione dei materiali non possono essere rese superflue da un riconoscimento generico e occasionale, acquisito su basi empiriche e non scientifiche. Il compito del restauratore è quello di interpretare un manufatto storico, individuare le aggiunte e le manomissioni subite, ripristinare con tecniche e materiali opportuni e con mezzi compatibili e reversibili le condizioni strutturali, di decoro - intarsio, scultura, tornitura, policromia - di finitura superficiale e di protezione e mantenimento.

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