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Suggerimenti:

Sulla riva sinistra del torrente Belbo, all'inizio della Langa, fiorente città già dall'Alto Medio Evo, avamposto e baluardo contro il Monferrato, fu teatro di innumerevoli episodi bellici.

Si visita a piedi. Lasciate la macchina nel parcheggio P1 di P.za Gancia.

Il centro storico è suddiviso in due zone: il "Borgo" sul fondovalle e la zona alta "Villanuova".

Sulla piazza San Tommaso si trovano due delle più belle chiese: la Parrocchiale di San Tommaso e la Chiesa di Santa Addolorata. A destra di quest'ultima inizia una piccola strada selciata, la Sternia, che porta alla parte più suggestiva fino alla cima della collina di Villanuova dove il castello Gancia domina la città, circondato da un centro storico ricco di scorci panoramici (sull'Astesana a Nord e sulle Langhe a Sud). La più interessante strada che si inerpica sulla collina è la sternia, l'antico camminamento delle mura in sassi di fiume.

Il territorio che circonda Canelli è ricco di colline coperte da vigneti. La coltura della vite era già diffusa qui nell'epoca romana ed oggi è centro indiscusso della produzione del Moscato: A Canelli il Cav. Carlo Gancia fece nascere, più di 150 anni fa, il primo Spumante di Italia, conosciuto in tutta Italia e nel mondo. ll patrimonio architettonico che contraddistingue la Città, unico nel suo genere, è dato dalle cantine storiche, "Cattedrali sotterranee" dove, alla temperatura costante di 12-14 gradi, riposano ed invecchiano i più prelibati vini canellesi curati amorevolmente da "sacerdoti" che ne conoscono i segreti più reconditi. Si snodano sotto tutta la città nelle viscere delle colline di tufo calcareo creando un dedalo di tunnel, gallerie e sale di degustazione con volte a botte, a vela, a voltina, a più livelli e più navate. Le cantine delle aziende storiche sono visitabili...

Altri edifici civili di rilievo sono il Palazzo detto la Balustra, con uno splendido portale, sormontato da un balconcino, e un maestoso Palazzo che fu abitazione dell'Abate Giovan Battista Giuliani. E ancora in piazza Amedeo d'Aosta merita una sosta il palazzo Scarazzini (sec. XVIII), antico municipio.
Tra gli edifici religiosi ricordiamo la Parrocchiale di San Tommaso e le chiese barocche dell'Addolorata, di San Rocco e di San Lorenzo.
Il paese è famoso anche per la rievocazione storica dell'
Assedio di Canelli

dove: Palazzo Anfossi, Via Roma 37, tel. +39.0141.820. 231; ww.comune.canelli.at.it

IAT Ufficio Informazioni

dove: Via Giuliani 29, tel. +39.0141.820.280

quando: lun 10-13, mar-ven 10-13/13.30-16.30, sab 9.30-12.30, dom durante manifestazioni

ARRIVANDO:

La città si trova a 28 km da Asti, nella parte Sud della Provincia, ai confini con il cuneese.

In auto

Da Milano: dalla A7, in direzione Genova, ci si inserisce a Tortona sulla A21 in direzione Torino, seguendo le indicazioni che portano alla A26 e uscendo al casello ALESSANDRIA SUD. Si imbocca poi la direttissima per Acqui Terme svoltando per Nizza Monferrato, seguendo comunque le indicazioni per CANELLI. In alternativa si può proseguire sulla A21 uscendo ad ASTI EST, si imbocca la tangenziale per Alba deviando poi in direzione Acqui Terme e seguendo le indicazioni per CANELLI.
Da Genova: dalla A26 in direzione Alessandria, si può scegliere se uscire a
- Ovada, su una strada tortuosa ma panoramica si prosegue in direzione Acqui Terme seguendo poi le indicazioni per CANELLI;
- ALESSANDRIA SUD, si imbocca la direttissima per Acqui Terme svoltando per Nizza M.to, seguendo comunque le indicazioni per CANELLI.
Da Torino: si imbocca la A21 in direzione Piacenza e si esce ad ASTI EST e si prosegue sulla tangenziale per Alba deviando poi in direzione Acqui Terme seguendo le indicazioni per CANELLI.
Da Cuneo: si imbocca la SS 231 fino ad Alba. Si prosegue per NEIVE e CASTAGNOLE DELLE LANZE. Si seguono le indicazioni per CANELLI

Taxi

Borello Luigi, P.za Zoppa 10, tel. +39.0141.823.630

In Treno.

La stazione, al fondo di Corso Libertà, è a pochi passi dal centro storico (servizio FS informa 892.021, www.trenitalia.com)

In pulmann

Gelosobus V.le Risorgimento 56, tel. +39.0141.823.213, www.gelosobus.it

 

gli Eventi > a Canelli

 

 

 

 

Nessun itinerario inserito.

Enoteca Regionale "di Canelli e dell'Astesana"

dove: C.so Libertà 65/a; tel. +39.0141.832.182; www.enotecaregionalecanelli.it

quando: mer-dom 10.30-15; 18-19.30 (12-14, 20-22 il ristorante)

Ha sede nelle cantine sotterranee Cantono&Fogliati in un palazzo ottocentesco vicino alla Stazione Ferroviaria. Presenta la grande produzione storica spumant canellesi Asti e Brut, nonchè Barbere e altri vini tipici dell'Astigiano. Ospita anche la Vineria Turnè, piatti tipici della cucina locale.

CATTEDRALI SOTTERRANEE: 

quando: su prenotazione (almeno 2 giorni prima), nei giorni delle manifestazioni più importanti:  gli Eventi a Canelli

Le cantine di invecchiamento dello spumante sono vere e proprie cattedrali sotterranee che si diramano sotto la città, capolavori d’ingegneria e di architettura enologica dove milioni di bottiglie, lasciate a fermentare alla temperatura costante di 12-14 gradi, assumono gli aromi e i sapori tipici dello spumante e del vino Canellese

 

Museo Bocchino e Cantine Contratto

dove: Via Giuliani 56/88; tel. +39. 0141.823.349 /810.01; www.contratto.it,

Raccolta di reperti storici della distillazione, conservati nelle cantine di invecchiamento dei distillati della ditta Bocchino. Nei pressi del museo, è possibile visitare le cantine Contratto, dalle sale Liberty dell'enoteca, si scende sottoterra attraverso la galleria Sempione, un emozionante scoperta di chilometri di cunicoli dove sono conservate migliai bottiglie. Fa parte del Museo diffuso della civiltà rurale di Astesana

Centro per la cultura e l'arte, Cantine Bosca

dove: Via Giuliani 21; tel. +39.0141.967.711; www.bosca.it, gratuito (2008) Opere d'arte moderna e contemporanea accostate ai vini rendono suggestivo questo scenario unico al mondo

Cantine Coppo

dove: Via Alba 66, tel. +39.0141.823.146; www.coppo.it

quando: durante la settimana senza prenotazione alle 11.00 e alle 16.30, durante il week end su prenotazione, visita con degustazione 10€ (2008)

Museo e Cantine Gancia

dove: C.so Libertà 66; tel. +39. 0141.830.212, www.gancia.it

quando: lun-dom 10-12; 15-17.30 su appuntamento, 5 € - 10 € a seconda del tipo di degustazione scelta (2008) In queste cantine è nato più di 150 anni fa il primo spumante d'Italia. Fa parte del Museo diffuso della civiltà rurale di Astesana

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Biblioteca Civica "G. Monticone"

dove: Via M. D'Azeglio 47, tel. +39. 0141. 820.225

quando: lun-gio 8.30-12.30/14.30-18, ven 8.30-12.30

MUSA museo multimediale del Sud Astigiano

dove: Via Giuliani 29; tel. +39. 0141.823.349 /810.01; www.muvistep.it

quando: contattando l'ufficio informazioni IAT allo stesso indirizzo, tel. +39.0141.820.280, lun 10-13, mar-ven 10-13/13.30-16.30, sab 9.30-12.30, dom durante manifestazioni

Un vero e proprio viaggio in più di 150 anni di vocazione enologica italiana, un percorso attraverso una filosofia di vita e una cultura che da contadina è via via diventata imprenditoriale, all'interno di un paesaggio unico al mondo, straordinariamente e orgogliosamente italiano. Opera realizzata da Angelo Cucchi, su progetto di Eugenio Guglielminetti, è stato progettato in modo da poter essere aggiornato e trasformato nel tempo

Cesare Pavese (1908-1950), scrittore, Santo Stefano  Belbo

Canelli porta del mondo, luogo obbligato dove passare per accedere a spazi lontani, alla ricerca di un nuovo futuro per realizzare i propri sogni, ma  anche assaggio di quello che può essere una città: soldi, peccato, fascisti.

Adesso non m’importava più se di là da Cassinasco non avrei visto il mare. Mi bastava sapere che il mare c’era, dietro discese e paesi, e pensarci camminando tra le siepi. Ci pensai tutto il pomeriggio, perché la collina è quasi piana e uno che guardi crede sempre di arrivare e non c’è mai. Terrazze, giardini e balconi se ne vedevano a ogni svolta, e io in principio li guardavo, specialmente le piante che avevano una foglia o un colore mai visto. Era un’ora, quella, che nessuno passava, solo qualche biroccio. Fermandosi, di là dalle siepi si sentiva la vigna e si vedevano le cane: è questa la bellezza di Canelli. Sembra di essere lontano, in un paese diverso, e la collina non è più collina, anche il cielo è più chiaro, come quando fa sole e piove insieme, ma la campagna la lavorano e fan l’uva come noi.    

da "Racconti", vol. II, "Il mare"
Passai la mattinata in banca e alla posta. Una piccola città – chi sa, intorno, quante altre ville e palazzotti sulle colline. Da ragazzo non mi ero sbagliato, nel mondo i nomi di Canelli contavano, di qui si apriva una finestra spaziosa. Dal ponte di Belbo guardai la valle, le colline basse verso Nizza. Niente era cambiato. Solo l’altr’anno c’era venuto col carro un ragazzo a vender l’una assieme al padre. Chi sa se anche per Cinto Canelli sarebbe stata la porta del mondo. M’accorsi allora che tutto era cambiato. Canelli mi piaceva per se stessa, come la valle e le colline e le rive che ci sbucavano. Mi piaceva perché qui tutto finiva, perch’era l’ultimo paese dove le stagioni non gli anni s’avvicendano. Gli industriali di Canelli potevano fare tutti gli spumanti che volevano, impiantare uffici, macchine, vagoni, depositi era una lavoro che facevo anch’io – di qui partiva la strada che passava per Genova e portava chi sa dove.     

da "La luna e i falò"

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ultimo aggiornamento: 15/11/2009