Il Piemonte è una regione dalla storia importante e dalla posizione geografica – tra la Francia, la Svizzera, il Nord Italia e il vicino Mar Ligure – che la integra in un sistema di sviluppo europeo. Europeo come lo spirito di una terra ricca e dinamica, in equilibrio costante tra innovazione e tradizione.
Le molteplici sfumature piemontesi sono tutte da scoprire, attraverso un’offerta turistica e produttiva ampiamente diversificata: dalle montagne olimpiche ai grandi cibi e vini delle Langhe e del Monferrato, dai primati dei settori tessile, tecnologico e automobilistico alle Residenze Sabaude, dall’indotto cinematografico all’arte, la cultura e l’architettura.

Alla scoperta del Piemonte
Per scoprire veramente il Piemonte è necessario cogliere le peculiarità storiche e naturalistiche delle tante zone che lo compongono, ognuna con le proprie tradizioni e tipicità. Ecco una panoramica sui tanti itinerari possibili che offre questa regione.

Le residenze sabaude
Le residenze di casa Savoia – che ne fecero la prima capitale d’Italia – si estendono anche oltre la cintura torinese, raggiungendo il Canavese (il Castello Ducale di Aglié), il cuneese (il Castello di Racconigi) e parte delle Langhe (l’Agenzia di Pollenzo).
Ma la loro maggior concentrazione è a Torino e in provincia.
In città sono imperdibili Palazzo Reale, Palazzo Madama, Palazzo Carignano (sede del primo parlamento italiano), il Castello del Valentino (lungo il Po) e Villa della Regina, in collina. Ma anche nei dintorni le residenze non sono da meno: da Venaria e La Mandria al Castello di Rivoli (sede di un importante museo di arte contemporanea), dalla splendida Palazzina di Caccia di Stupinigi al Castello di Moncalieri.

Le fortezze delle Alpi nelle valli olimpiche
Le fortezze militari – le “sentinelle delle Alpi” – sono un patrimonio molto particolare e di grande fascino storico, che attraversa le due valli dove nel 2006 si svolgeranno i Giochi Olimpici Invernali: la Val di Susa e le Valli Pellice e Chisone.
Molte le fortezze da visitare, imperdibili il Forte di Fenestrelle, il Forte di Exilles e il Forte Bramafam.

La via Francigena
La Via Francigena, come dice il nome, proveniva dalla Francia ed era uno degli itinerari dei pellegrini medievali, che mossi dalla fede andavano a Roma. Oggi si può ripercorrere in senso inverso il cammino dei pellegrini, incontrando qua e là i segni tangibili dell’antica via medievale, come il precettorio di Sant’Antonio di Ranverso, la Sacra di San Michele – arroccata sul Monte Pirchiriano – la città romana di Susa e l’abbazia di Novalesa.

Il Canavese
Il Canavese forma come un ampio anfiteatro subalpino tra le valli del Parco Nazionale del Gran Paradiso e la Dora Baltea, tra la Valle d’Aosta a nord e la Valle di Susa a sud.
Qui l’industria avanzata dell’Olivetti di Ivrea – “capitale del Canavese” – convive con i vigneti di uve pregiate (l’Erbaluce di Caluso, innanzitutto) e con le memorie di un passato medievale e barocco rappresentato dai numerosi castelli (quello Ducale di Aglié, e poi Rivarolo, Masino e San Giorgio).

Il Biellese
E’ una terra particolare, il Biellese, caratterizzato dai grandi stabilimenti tessili e dai grandi santuari sulle prime pendici delle Alpi Biellesi.
Le testimonianze della devozione religiosa sono tangibili: dal Santuario di San Giovanni d’Andorno di Campiglia Cervo al grandioso Santuario di Oropa, ai piedi del Monte Mucrone, forse il più antico tra i Santuari mariani d’Occidente.

Il Novarese e il Vercellese
Il paesaggio di queste zone è un’enorme scacchiera di colori che mutano con le stagioni del riso e su cui si affaccia la grande mole del Monte Rosa.
Quando i terreni vengono completamente sommersi dall’acqua (120.000 ettari tra vercellese e novarese), tutta la pianura si trasforma in uno specchio d’argento. E’ il mondo delle risaie piemontesi. Vercelli è stata sede nel medioevo della prima università piemontese e Novara è nota per la cupola antonelliana del duomo, un emblema inconfondibile anche per la sua somiglianza con la Mole torinese.

I grandi Laghi
La regione dei laghi – Orta, Mergozzo, Stresa – è un mondo a parte nella complessa realtà piemontese.
I grandi specchi d’acqua proprio ai piedi del Monte Rosa, sono circondati dai parchi, dalle chiese e dalle ville che ne hanno fatto una “piccola Svizzera” (il confine non è lontano).
Le principali attrazioni sono l’isola di San Giulio al centro del Lago d’Orta, Verbania (sulla sponda occidentale del Lago Maggiore) e Stresa, cittadina posta in magnifica posizione panoramica.

La Valsesia
La Valsesia è lunga e complessa e si snoda seguendo il flusso del fiume Sesia: larga e quasi ridente nel primo tratto tra Borgosesia e Varallo, dove i numerosi stabilimenti industriali (cartiere, lanifici, rubinetterie) convivono con le eccezionali testimonianze dell’arte religiosa; stretta e tortuosa nella parte superiore, dove si incontrano gli antichi paesi Walser ai piedi della parete sud est del Monte Rosa; alta e impressionante con le cascate di ghiaccio e le cime che superano i quattromila metri.

Il Monferrato
Le colline monferrine non superano quasi mai i cinquecento metri d’altezza, ma il paesaggio è continuamente mosso e modellato. Questi colli sono costellati di orti, alberi da frutto e vigne, che producono vini pregiati come il Grignolino, il Dolcetto, il Barbera, il Freisa, il Moscato. Casale Monferrato è una cittadina dalla lunga storia, che merita una visita, così come Asti, patria del vino e dell’antichissimo Palio, che risale all’epoca d’oro della città, che è stata il Medioevo.
Un’altra perla della regione è l’Abbazia romanica di Vezzolano.

Le Langhe
Anche se non ci fossero i vigneti che ne modellano i rilievi, anche se non producessero alcuni tra i vini più pregiati del mondo, anche se non fossero state immortalate nei romanzi di Cesare Pavese e Beppe Fenoglio, le Langhe sarebbero comunque un luogo irripetibile, con i castelli e i paesi adagiati su un balcone di colline, affacciate sull’arco alpino e aperte a sud verso il mare.
La Morra (in posizione panoramica), Barolo (che porta il nome del più celebrato vino di Langa), Monforte, Serralunga, Grinzane Cavour (con l’inconfondibile castello) e molti altri, sono i borghi suggestivi di questa regione, famosa in tutto il mondo.
Ma soprattutto Alba, “capitale” delle Langhe, del Dolcetto, del torrone e del Tartufo Bianco.

L’alessandrino
“Terra bassa” dal paesaggio uniforme e “terra di mezzo” tra la Pianura Padana e l’Appennino Ligure, l’alessandrino ha i suoi punti forti sparsi qua e là sul territorio: dagli ori di Valenza ai castelli di Ovada, dalla fortezza di Gavi alle Abbazie di Rivalta Scrivia e Bosco Marengo, fino al centro termale di Acqui.

Il cuneese
Il cuneese è la regione più estesa del Piemonte, particolare che gli è valso l’appellativo di “provincia granda”. Tra le città da visitare spiccano Cuneo (caratterizzata da una lunghissima teoria di portici), Mondovì (col suo antico borgo e il vicino Santuario di Vicoforte) e Saluzzo.

Il Piemonte in cifre…

  • 38% di pianura, 33% di collina, 29% di montagna, che farà da scenario ai Giochi Olimpici Invernali del 2006, con 2.000 chilometri di piste da sci distribuite su tutta la catena alpina
  • 1000 chilometri di autostrade, 2000 di ferrovie, 2 aeroporti internazionali
  • 100 laboratori di ricerca e sviluppo, un sistema di Parchi Scientifici, 3 Università e la nuova “Università del Gusto” di Pollenzo
  • leader nel settore degli autoveicoli da più di 100 anni, leader nel settore tessile, alimentare e dei casalinghi
  • 190 ettari di parchi naturali e Torino è la città con la più alta percentuale di verde per abitante
  • 5.000 produttori di riso, 120.000 ettari, 6 milioni di quintali all’anno, il 30% della produzione europea
  • Valenza Po produce gioielli esportati per il 60% in tutto il mondo
  • terra dei piaceri: il Monferrato e le Langhe sono la patria dei vini e dei cibi di altissima qualità, esportati in tutto il mondo. 44 vini DOC, 10 DOCG, 9 formaggi DOP, cioccolato, nocciola, tartufo, carne, riso
  • Cultura e storia: più di 100 musei, 1000 biblioteche, migliaia di archivi e istituti culturali.