successo su internetDopo aver scelto consapevolmente di essere sul web ed aver definito il cliente ideale, è ora di passare a studiare il giusto marketing mix: dove essere presenti per farsi trovare dal viaggiatore digitale?

Ovviamente per aumentare la probabilità di farsi trovare, è meglio essere presenti su più canali possibili; per focalizzare gli sforzi e gli investimenti mantenendo un’efficacia adeguata (ROI), è necessario identificare quelli più frequentati dal proprio cliente.

  1. L’abbiamo detto nel post precedente: il viaggiatore digitale prenota online, sempre più spesso da mobile, solo se lo strumento di prenotazione è semplice e immediato dopo aver fatto un accurato confronto basato su recensioni, immagini, descrizioni, prezzo. Per questo motivo il primo passo fondamentale della strategia marketing è un sito web dinamico (aggiornabile in modo semplice ed autonomo) e responsive (visibile cioè su PC, tablet e smartphone) con un efficace strumento di prenotazione; tutti gli altri canali dovranno portare il viaggiatore digitale a questo strumento (landing page). Ne consegue che occorre innanzitutto fare un’analisi critica del proprio sito verificando usabilità, testi, immagini, visibilità sui motori di ricerca, statistiche degli accessi e delle prenotazioni ricevute e puntare sulla loro ottimizzazione prima di approcciare qualsiasi altro canale.

Ottimizzato il sito web, dobbiamo cercare dove il viaggiatore digitale esegue le sue ricerche ed i suoi confronti per avere lì una presenza solida ed efficace. Le fonti di informazione online per la pianificazione di un viaggio sono i motori di ricerca, le agenzie di viaggio online (OTA), i social network che raccolgono le recensioni degli utenti (ad es. Tripadvisor e Yelp), community di viaggio, le guide turistiche online (siti di promozione turistica, ad es. ASTIgiando.it ), le app specifiche (secondo il rapporto Travel Trends 2012 di Skyscanner, utilizzate dal 41% dei viaggiatori) per cercare alberghi, ristoranti, bar e spiagge su mobile durante il viaggio stesso (ad ed. Google Maps, MapQuest, Google Street View).

Quindi:

  1. Poiché la prima cosa che fai tu stesso quando cerchi qualcosa su internet è usare i motori di ricerca (Google fra tutti), qualsiasi sito, come abbiamo già detto, deve essere per forza ottimizzato (SEO) per apparire in prima pagina quando un viaggiatore cerca una struttura ricettiva nella tua zona (es: bed&breakfast Asti, agriturismo Monferrato, ristorante di pesce Alba). In parallelo è importante inserire la propria attività su tutte le app di Google (Google Places, Google Maps, MapQuest, Google Street View…) per rafforzare la presenza in questo mondo.
    Purtroppo le parole chiave legate al turismo sono molto inflazionate (molti ottimizzano i loro siti rispetto alle stesse parole chiave: Google trova più di 6 milioni di risultati per la ricerca “B&B Asti”), perciò, per aumentare l’efficacia dell’ottimizzazione organica (non a pagamento), si potrebbero anche utilizzare delle tecniche a pagamento (Google Adwords ed altri pay per click); io consiglio invece di sfruttare le caratteristiche particolari del cliente target e creare parole chiave più specifiche e di nicchia (es: la ricerca “week end romantico Asti” evidenzia 142.000 risultati rispetto ai 6 milioni della ricerca precedente).
    Quindi, il tuo sito deve apparire in prima pagina quando il TUO cliente ideale cerca una struttura ricettiva come la tua nella tua zona. Se hai lavorato bene nell’identificazione del tuo cliente ideale e nell’ottimizzazione del tuo sito dovresti aver già raggiunto questo obiettivo. Approfondiremo sicuramente questo argomento in un post dedicato per far capire quanto questa ottimizzazione sia un lavoro delicato e che richiede un lasso di tempo di qualche mese per ottenere dei risultati.
  2. Se avete fatto una prova su Google ricercando le parole chiave inerenti alla vostra attività, avrete trovato quali sono i siti, le agenzie di viaggio online, i social e le community meglio ottimizzati per quelle parole chiave: questi sono il terzo obiettivo per il vostro marketing mix.
    Ad esempio, se cerco “B&B Asti” su Google, trovo booking.com, trivago.it, bedandbreakfast.com e bedandbreakfast.it che acquistano spazi pubblicitari (adwords) per essere ai primi posti (da qui potete capire quanto la vostra attività su adwords potrebbe essere resa inefficace da questi colossi…); subito dopo google map ed i B&B ottimizzati per google map (ci dovreste essere anche voi se avete lavorato bene al punto 2), compaiono i risultati derivanti da un ottimizzazione organica: bedandbreakfast.it, tripadvisor.it ecc. N.B.: se il tuo cliente ideale è straniero effettua la ricerca con parole chiave nella sua lingua su Google.co.uk, google.fr. google.de… per trovare i canali più usati nel suo paese.
    La strategia di bilanciamento fra prenotazioni dirette e tramite intermediari deve essere scrupolosamente valutata: i costi di questi intermediari potrebbero essere investiti per incrementare le prenotazioni dirette. Approfondiremo anche questo argomento in un post specifico.

E tu? Quali sono i canali da cui ottieni più vendite? Scrivi nei commenti la tua opinione

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