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Olivola, Moleto e Cella Monte: piccoli gioielli del Monferrato Casalese

Indirizzo: Olivola

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manuelaItinerario di una giornata nel Monferraro Casalese scritto dalla nostra viaggiatrice preferita Manuela Vullo.

Basso Monferrato. Se siete amanti degli itinerari minori, dei tesori nascosti e dei paesaggi ancora intatti apprezzerete Olivola, e scoprirete nei suoi dintorni almeno due tappe con le stesse attrattive: Moleto e Cella Monte.

Olivola è un piccolo centro con poco più di 100 abitanti, una manciata di case in posizione aperta e molto panoramica, senza brutture architettoniche a deturpare il panorama.

E’ realizzato interamente in tufo, materiale tipico della zona, con una gradevole uniformità cromatica. Il paese si snoda intorno alla piazza principale, dominata dalla chiesa tardo-romanica di San Pietro Apostolo, in mattoni pieni misti a blocchi di calcare locale. Ai margini dell’abitato, su una piccola altura da cui si gode una splendida vista sul Monferrato, sorge la chiesetta di San Pietro, di origine romanica e poi rimaneggiata. Probabilmente il campanile era una torre di avvistamento a cui è stata successivamente addossata la chiesa.

Una sosta nella piazzetta ai tavolini del caffè vineria “Cà Nostra” (in cui si può anche pranzare) è un piccolo-grande piacere: il panorama, la quiete, la luce, la cura di un centro storico conservato con cura. All’interno del locale c’è un quadretto con la scritta “Olivola non è New York, ma è l’arte di vivere con poesia”, che sintetizza bene lo spirito di questo borgo.

Spostandosi verso Cella Monte, imperdibile una sosta a Moleto, un gruppo di case adagiate su un altipiano con un panorama mozzafiato. Il borgo è molto antico, si dice di origine saracena; le case, tutte nei tradizionali conci di tufo estratti nella cava poco distante,  si affacciano sull’unica strada e si distinguono per l’aspetto estremamente ricercato e signorile. Nei giardini ci sono palme e alberi secolari, a testimonianza della mitezza del clima, e le colline circostanti sono coltivate a vite. Moleto è l’icona classico borgo italiano che affascina i turisti con la sua architettura, la perfezione del paesaggio e l’atmosfera. Con la ristrutturazione di alcune cascine è nato un progetto di turismo congressuale e resort, e durante la nostra visita abbiamo incontrato molte auto straniere.

MoletoLa strada conduce all’estremità del paese dove, in un pendio in posizione panoramica e isolata, si trova la chiesetta romanica di San Michele, antecedente l’anno Mille. E’ costruita in conci di tufo con facciata a capanna, ed quasi incredibile scoprire che questa non sia la sua collocazione originaria. Infatti venne smontata e ricollocata qui nel 1968 dal sito originario che era minacciato dall’attività estrattiva della cava. Il prato circostante è perfetto per una pausa relax o per un picnic, anche se spesso un po’ affollato, e ospita il Bar Chiuso, famoso per il calendario di concerti jazz di ottimo livello.

Proseguiamo pochi chilometri fino a Cella Monte, il paese in pietra da cantoni in posizione dominante su una collina. Il centro si caratterizza per i palazzi nobiliari e signorili, tutti recentemente oggetto di ritrutturazioni che valorizzano la struttura delle facciate in pietra. La pietra da cantoni, comunemente nota come tufo, è un’arenaria marnosa-calcarea o silicio-calcarea compatta e facilmente lavorabile, che accomuna l’architettura tradizionale della zona e ne è riconosciuta come il simbolo.

A Cellamonte ha sede l’Ecomuseo della Pietra da Cantoni, , museo diffuso che ha l’obiettivo di recuperare e valorizzare la Pietra da Cantoni e il paesaggio monferrino nelle sue componenti edilizie, agricole e forestali, tra cui i caratteristici infernot, i vani sotterranei scavati nella pietra sotto le case e i cortili, privi di luce e aerazione naturale e adibiti a cantine. Ne sono stati censiti 44 e rappresentano capolavori di architettura contadina, spesso con un certo valore artistico.

INFORMAZIONI PRATICHE

Tipo di itinerario: auto, bici, moto

Stagioni consigliate: tutte. Noi lo abbiamo provato a marzo e in autunno, con i colori spettacolari dei vigneti.

Distanze principali da Cella Monte: Asti  35 km, Alessandria  35 km, Casale 10 km, Torino  85 km.

Come arrivare a Cella Monte in auto:

Da MILANO: Prendere l’autostrada A4, seguire la direzione per l’A26, proseguire sull’autostrada A26 e uscire a Casale Monferrato Sud, superare il comune di Casale Monferrato, continuare sulla SS 457, superare la frazione Chiabotto, prendere la SP 38 e seguire le indicazioni per Rosignano Monferrato e Cella Monte.

Da ALESSANDRIA: Prendere la SS 10, continuare per la SP 50, superare il comune Quargnento, continuare per la SP 50, superare la frazione Località Orti, continuare sulla SP 46 e seguire per Rosignano Monferrato

Da TORINO: con autostrada A4 (TORINO-MILANO) in direzione MILANO, quindi A26 (GRAVELLONA Toce-GENOVA Voltri) in direzione ALESSANDRIA / GENOVA – uscita CASALE SUD. superare il comune di Casale Monferrato, continuare sulla SS 457, superare la frazione Chiabotto, prendere la SP 38 e seguire le indicazioni per Rosignano Monferrato e Cella Monte.

Da ASTI: strada statale 457 fino a Moncalvo; seguire la deviazione per Grazzano Badoglio e Ottiglio. Da Ottiglio prendere la SP 42 che raggiunge Olivola e poi prosegue per Moleto e Cella Monte.

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