Giovedì Santo, 24 marzo 2016, ore 21, Castagnole Monferrato, Ballata del silenzio. piazza Statuto, via d’la Miraja e cortile dell’Ex Asilo Infantile Regina Elena
Azione tradizionale per le vie del paese con attori, abitanti della comunità e la corale del Duomo di Asti.

Ruchè e torta di castagne a cura della Pro Loco di Castagnole Monferrato

Ogni anno avviene il percorso intorno alla Miraja del centro storico di Castagnole e tappa nel suggestivo cortile dell’Ex Asilo Infantile Regina Elena con fiaccole e il Canto della Passiùn di antica memoria. Tale canto, un tempo, veniva eseguito durante la Settimana Santa dai giovani del paese che andavano di casa in casa, portando una semplice croce di canna e chiedendo uova, vino, dolci e monete. Del canto esistono diverse varianti nelle campagne del Piemonte. La versione monferrina utilizzata a Castagnole Monferrato risulta uguale, con poche varianti, ad una antica redazione provenzale risalente tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo. Il canto viene riproposto all’interno di un paesaggio sonoro che prevede, come da tradizione, il silenzio delle campane e la presenza di suoni/rumori affidati a cantarane, a “tarabacule”, a “ciapilau” e ad altri strumenti indicativi del tempo delle tenebre, il tempo della Passione vera e propria. Non a caso il canto della Passiùn parla di scontri celesti nel momento del sacrificio di Cristo e di eventi cosmici straordinari che portano alle tenebre.

Insieme all’antico canto, si è ripresa altresì una particolare tradizione: quella dei manigoldi – i carnefici di Cristo – che un tempo, secondo testimonianze di anziani castagnolesi e alcuni ritrovamenti, venivano collocati, in forma di sagome artistiche, in chiesa durante la Settimana Santa attorno alla Croce deposta a terra e, in epoche anteriori, venivano invece interpretati direttamente da persone del posto subendo gli insulti degli altri abitanti.

Un enorme lenzuolo verrà infine portato dalle donne e dai bambini, simbolo di tutti i lenzuoli che nel mondo di oggi ricoprono i corpi martoriati da violenze, da crimini, da stragi naturali.

I testi letti e rappresentati propongono temi di meditazione intorno alla Passione di Gesù aperti a credenti a non credenti: il tutto attraverso l’elaborazione di un teatro che non vuole essere rappresentazione o spettacolo ma incontro comunitario.

La partecipazione a tutti i momenti della Passione è gratuita