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A 39 km da Asti e 9 km da Acqui Terme

ultimo aggiornamento: 07/05/2010


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Situato nel fondovalle, sulla sponda di sinistra del torrente Bormida, sulla via di comunicazione per il mare.
Il Castello e la Torre
Il castello nasce nel XIII secolo ad opera del vescovo Enrico e aveva una cinta muraria intervallata da ben sei grosse torri che la suddividevano nelle relative cortine. Il castello nasce nel XIII secolo, visto che il castrum bistagnese, da cui quasi certamente come ovunque altrove ebbe origine il castellum, viene nominato per la prima volta verso la conclusione di quel secolo. Quando il vescovo Enrico nel 1253, dava vita al nuovo concentrico bistagnese, certamente provvedeva, come sempre in quei tempi, alla sua difesa con progetti per un fortilizio, che nei decenni seguenti deve aver visto l'avvio, se non la sua definitiva costruzione. La presenza della cinta muraria intervallata da ben sei grosse torri che la suddividevano nelle relative cortine è una ulteriore testimonianza dell'antichità del Castello, in quanto appunto ai secoli XIII e XIV risale l'uso di tali torri. L'attuale torre doveva far parte dell'edificio o palazzo, in quanto proprio nel punto più alto dello spazio interno era normalmente eretta una torre, ben più alta delle altre che sorgevano lungo le mura. Che il castello primigenio fosse munito del ponte levatoio e che fosse circondato da un ampio fosso, lo si ricava da ripetute citazioni negli ordinati. Oggi, però, poco o nulla, oltre la torre, rimane. La stessa, di forma esagonale è già per questo di aspetto poco comune e piuttosto rara. L'unico luogo ancora conservato nella struttura originaria sono le cantine. Le riproduzioni inserite, ci mostrano rispettivamente un angolo ad arco, annerito dal tempo, ma con ancora ben visibili i materiali con cui fu costruita la muratura del tempo; l'altra, invece, offre alla nostra attenzione l'angolo più caratteristico, forse, dell'intero sottosuolo dei castello. Si tratta degli ultimi gradini di una scala che proviene dal piano terra e conduce ad un profondo e buio pozzo sottostante, evidentemente uno di quei pozzi che erano destinati ad oscure funzioni, non rare nel medioevo. Ed è tutto, purtroppo, su quanto ci è dato di sapere sul Castello di Bistagno.
Santa Maria della Pieve o dell'Assunta
Presso il cimitero, sorge a circa trecento metri dal paese, verso levante, sulla comunale per Montabone. Molto probabilmente sul luogo, in tempi remotissimi, sorgeva una Pieve sulle cui rovine fu edificato un "tempietto", sbagliando, fra l'altro, decisamente la data, che colloca nel 1779. Nel complesso, però, rende omaggio all'edificio definendolo` ... il più vasto e forse il più sontuoso di tutti gli oratori pubblici della diocesi di Acqui". Una più approfondita ricerca fra i documenti storici dell'archivio comunale di Bistagno, mentre ci ha confermato la presenza sullo stesso luogo di una antichissima Pieve, ci consente di dare una data precisa alla fondazione del tempio, che ancor oggi, dopo i restauri fa bella mostra di se. A pianta centrale, l'edificio ruota intorno a un tiburio ottagonale e presenta una delicata facciata a due ordini con solenne fastigio nella parte superiore e oculo dipinto. Le fondamenta, a quanto risulta da un "ordinato comunale", erano già gettate nel 1719. Secondo alcuni studiosi, alla fabbrica della chiesa lavorò il grande architetto barocco A.B. Vittone. Le pievi furono fondate nei secoli immediatamente posteriori al decreto di Costantino, fra il 4° ed il 7° secolo, quasi tutte nei pressi di una via romana, non distanti dai Pagi, insediamenti romani che sorgevano attorno al Castrum delle legioni, sempre in località ubertose e piane. E' probabile che la chiesa preesistente fosse una di quelle Pievi, cioè una chiesa per quella forma di agglomerato di cristiani che precedette e preludiò la parrocchia, con la precisa e specifica funzione limitativa dell' impartizione del battesimo ai neofiti. La via Aemilia Scaura, come abbiamo visto nella prima parte, era vicinissima, un castrum romano fu certamente insediato nella zona, come testimoniano le locuzioni tardo medioevali di documenti episcopali, e nulla vieta di pensare che il sorgere di una antichissima Pieve nella nostra fertile zona fosse stata una realtà storica, anche se non è indicata nella Tavola PEUNTINGERIANA, che descrive il mondo ro­mano. La ricchezza degli addobbi, l'abbondanza degli arredi sacri, la luminosità, il lindore, lo spazio, fanno di questa chiesa il numero due fra gli edifici sacri di Bistagno, dopo la parrocchiale.
Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista
Per parlare della Parrocchiale occorre risalire molto addietro nei secoli, tempi lontani che avevano visto sorgere i primi insediamenti umani in questa zona a ridosso dei colli a nord ovest, della attuale Bistagno, che originariamente era diviso in tre borghi, riuniti in seguito nell'unico concentrico attuale. Di questi tre borghi, tutti a ridosso dei colli, il più antico come formazione ed insediamento, quello che può ritenersi la matrice di Bistagno, era denominato il Poggio o il Borgo. E, da notizie ricavate dall'archivio vescovile, si viene a conoscenza che la prima chiesa parrocchiale, sorse proprio al Poggio, senza, però, che la cosa sia suffragata da documenti, ne tanto meno che si possano indicare da qualche parte tracce o reperti di detta costruzione. Quello di cui si è storicamente certi e documentati è invece il monumento e il luogo in cui venne costruito il tempio dopo la fondazione di Bistagno del 1253 da parte di Enrico II. Ed il tempio costruito fu dedicato a S. Maria de Plebe, lo stesso a cui fanno riferimento numerosi documenti. Il primo e più importante di questi è una lapide murata , esternamente sul lato destro dell'attuale edificio, che ne testimonia la fine della costruzione ai primi di giugno del 1259. La parrocchiale di San Giovanni Battista, di forme barocche ma fiancheggiata da un campanile romanico-gotico, ha l'interno a tre navate e conserva la balaustra, l'altar maggiore e il coro ligneo della stessa epoca. Interessante è pure la Madonna della Pace, bella statua del Monteverde. Tra le tre è notevole quella, forse del Beccaria, raffigurante lo Sposalizio mistico di Santa Caterina, con le figure disposte in diagonale: in primo piano la Santa, abbigliata di una veste dai ricchi ornati, poi la Vergine che segue assorta il gesto con cui il Figlio inanella la Santa e, infine, San Nicola. In alto, due angioletti reggicorona e, in basso, sullo scalino del trono, un libro rosso. La grande pala absidale è dedicata a Sant'Antonio, mentre in un altro quadro compare San Carlo genuflesso in preghiera dinanzi alla Vergine, circondato da angeli. Una interessante ancona con uno sfondo di architetture urbane classicheggianti e lo stemma della famiglia Arcasio rappresenta il Martirio di Santo Stefano.

Municipio

 Dove: Via Saracco 31, tel. +39.0144.79.106, www.comune.bistagno.al.it
 Quando:

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Acqui Terme: A mangè la panisa

Dove: Bubbio, Monastero Bormida, Bistagno, Melazzo, Acqui Terme, partenza da Bubbio
Distanza: 32,5 Km, Dislivello: 100 m, Pendenza media: 0,3% - max: 7%, Difficoltà: facile, Tipo: strada, Fondo: asfalto
L'itinerario è facile; per chi è poco allenato o ha dei bambini al seguito esiste una variante ancora meno impegnativa (meno suggestiva dal punto di vista paesaggistico) del tutto pianeggiante. ...

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Laboratorio Didattico Il mosaico con le pietre di mare

Quando: 22/05/2010 - 29/05/2010, 15.00
Dove: Gipsoteca Giulio Monteverde, C.so C. Testa 3, Pagina dedicata alla Gipsoteca
4€ a giornata, prenotazioni entro 19/05 a [email protected] o tel. 3403017423 LUCIANA VISCA, 3485235038 SERENA GALLO. Presto prenotazione online su astigiando.it
Sabato 22 e 29 maggio dalle 15 alle 17, Progetto e realizzazione di una formella in mosaico


Corsi di ceramica per adulti

Quando: 09/06/2010 - 14/07/2010, 21.00
Dove: Gipsoteca Giulio Monteverde, C.so C. Testa 3, Pagina dedicata alla Gipsoteca
80€, material e cotture compresi (sconto di 10€ per chi ha partecipato ai corsi precedenti); prenotazioni entro il 27/01 a [email protected] o tel. 3403017423 LUCIANA VISCA, 3485235038 SERENA GALLO. Presto prenotazione online su astigiando.it
Tecniche di base della lavorazione della ceramica, colombino, lastre, stampi, tecniche di decorazione con colori, smalti, cristalline, ingobbi


Laboratorio Didattico Ciondoli e perline in argilla e altri materiali

Quando: 17/06/2010 -  , 15.00
Dove: Gipsoteca Giulio Monteverde, C.so C. Testa 3, Pagina dedicata alla Gipsoteca
4€ a giornata, prenotazioni entro 10/06 a [email protected] o tel. 3403017423 LUCIANA VISCA, 3485235038 SERENA GALLO. Presto prenotazione online su astigiando.it
Dalle 15 alle 17


Laboratorio Didattico APERTO

Quando: 07/07/2010 - 28/07/2010, 15.00
Dove: Gipsoteca Giulio Monteverde, C.so C. Testa 3, Pagina dedicata alla Gipsoteca
5€ a giornata (una in regalo a chi partecipa a tutti gli incontri), prenotazioni a [email protected] o tel. 3403017423 LUCIANA VISCA, 3485235038 SERENA GALLO.
Tutti i mercoledì, laboratorio aperto per sperimentare varie tecniche artistiche: carta pesta, mosaico, decorazioni con i timbri, argilla, gesso …


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