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Il Canté Magg

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manuela vulloUna tradizione popolare  di Langhe, Monferrato e Roero raccontata dalla nostra viaggiatrice preferita Manuela Vullo.

cantè-maggCome abbiamo già visto per la questua delle uova, la vita e la socialità delle comunità rurali di Langhe, Monferrato e Roero erano legate a riti e tradizioni ricorrenti  legate al ciclo delle stagioni e alle festività cristiane, le cui radici affondavano nei secoli passati e spesso rielaboravano ritualità di origini pagane.

Dopo la Pasqua  il calendario contadino celebra maggio, il mese dell’esplosione della primavera, in cui le giornate allungano visibilmente e la natura è al culmine del suo ciclo di vita, prima del caldo e della siccità estiva.

Con l’arrivo del mese di maggio iniziava nella Langa e nel Monferrato una questua di cui troviamo tracce su buona parte del territorio collinare del Piemonte. E’ il rituale della sposa di maggio, o Canté Magg.

Gruppi di ragazze andavano per le colline, di cascina in cascina, intonando un canto di questua e portando un ramo di pino, ornato di nastri colorati e una bambolina in cima, simbolo beneaugurale di rinascita.

La canzone annunciava il ritorno di maggio, il rifiorire della natura:

Se voli nen credi che magg a ‘l è rivà

Feve a la finestra lu vedi ben piantà.

Ben venì magg, ben venì maggio turneruma ‘l meis ed magg”

(Se non volete credere che maggio è arrivato

Affacciatevi alla finestra, lo vedrete ben piantato.

Benvenuto maggio, benvenuto maggio

Torneremo al mese di maggio”)

La sposa di maggio, una giovane vestita con l’abito matrimoniale, era attorniata da altre ragazze che portavano un cestino per raccogliere i doni che ricevevano in cambio della loro visita: uova, cibo, dolci.
Il Calendimaggio è un rito antico, già conosciuto in epoca precristiana e molto diffuso tra le popolazioni celtiche dell’Italia Settentrionale.

Maggio era scandito anche da altri riti di religiosità popolari: processioni popolari percorrevano le strade campestri verso le cappelle votive per chiedere la protezione dalla grandine, minaccia sui raccolti che stavano giungendo a maturazione, e le novene alla Madonna erano una tradizione.

Anche la questua del Canté Magg, dopo decenni di oblio, torna ad essere praticata in molte comunità da parte di associazioni culturali locali e pro loco. Famoso oltre i confini regionali il Canté Magg di Bergolo, svoltosi senza interruzioni l’ultimo weekend di maggio dal 1975 al 2007, che ha portato a Bergolo gruppi di musica etnica e popolare provenienti da tutto il mondo.

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1 Commento

  1. Il Canté Magg | la Newsletter di Astigiando.it, sabato 17 maggio 2014 alle 15:26

    […] Una tradizione popolare  di Langhe, Monferrato e Roero raccontata dalla nostra viaggiatrice preferita Manuela Vullo. Come abbiamo già visto per la questua delle uova, la vita e la socialità delle comunità rurali di Langhe, Monferrato e Roero erano legate a riti e tradizioni ricorrenti  legate al … Il Canté Magg […]

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