villaottolenghi

Borgo Monterosso, Acqui Terme. Visite guidate tutti i venerdì, sabato e domenica alle 14.30 Visita alla Villa, ai Giardini e alla Cantina con degustazione finale.

APERTURA anno 2016

Il complesso di Monterosso  è l’unico esempio in Italia di stretta collaborazione tra architetti, pittori, scultori e mecenati per dare vita alla creazione di una Dimora padronale caratterizzata dalla presenza di importanti opere d’arte.

Nel 1920 i Conti Ottolenghi, Arturo e Herta von Wedekind zu Horst, affidarono la progettazione di Villa Ottolenghi, prima a Federico d’Amato e poi al celebre architetto Marcello Piacentini. Il mecenatismo degli Ottolenghi portò a Monterosso un buon numero di artisti: Ferruccio Ferrazzi, Fortunato Depero, Adolfo Wildt, Libero Andreotti, Fiore Martelli, Arturo Martini, Rosario Murabito, Venanzo Crocetti e Ferruccio Ferrazzi. Fu proprio a Villa Ottolenghi che Arturo Martini produsse e portò alcune delle sue opere più importanti tra cui “Il Tobiolo, Adamo ed Eva, i Leoni di Monterosso…”. Alla morte dei Conti, è il figlio Astolfo che si impegna al completamento della villa con il parco ad opera di Pietro Porcinai.

Non lontano dalla villa il Mausoleo, oggi “Tempio di Herta”, e il parco, ricavato da un preciso disegno scenografico che prende il nome di “Paradiso Terrestre”. L’enorme portale del Tempio, di bronzo, nichel e rame inciso, monumentale opera dei maestri Ernesto e Mario Ferrari, fa da preludio alla bellezza degli affreschi di Ferruccio Ferrazzi, e dei mosaici realizzati dalla scuola musiva di Ravenna.

Intorno alla villa il Giardino formale, il Pozzo, gli Studi, il Cisternone e la Passeggiata che corre lungo il perimetro del complesso, i Graffiti, il Pergolato di glicine, la Piscina, la Cantina… sono tappe di un percorso di scoperta che sorprende per la cura del particolare e qua e là spuntano capolavori in ferro battuto come: funghi, tartarughe, uccellini, lumache… le poltrone girevoli in marmo e fra tutto ciò emergono le imponenti Sculture di Herta.